Bolzano, Göttingen, 20 marzo 2007
Secondo le informazioni ricevute dall'Associazione per i
Popoli Minacciati (APM), sabato 17 marzo il presidente del
Consiglio ecclesiastico di Midyat nel sudovest della Turchia ha
subito un attentato. La bomba, trovata nel cortile di Yusuf
Türker, per fortuna è rimasta inesplosa, altrimenti
avrebbe potuto avere conseguenze tragiche, riporta il contatto
dell'APM a Tur Abdin. L'attentato è solo l'ultimo di una
serie di aggressioni contro le comunità cristiane della
Turchia sudorientale che presumibilmente hanno lo scopo di
dissuadere i profughi assiro-aramaici dal tornare a casa.
Diversi osservatori locali sospettano dell'attentato i poteri
occulti dello stato. Il derin devlet, come questi vengono
chiamati in turco, è una coalizione informale tra politici
e rappresentanti della giustizia nazionalisti, militari e parti
dell'economia. Queste formazioni occulte influenzano
profondamente i cosiddetti "guardiani di villaggio", le
unità paramilitari che combattevano a lato dell'esercito
turco contro il movimento radicale del PKK e che oggi
costituiscono assieme alla gendarmeria turca la maggiore fonte di
pericolo per la popolazione della regione. L'ultimo attentato
risale al 30 agosto 2006 quando fu lanciato dell'esplosivo contro
la casa di Gebro Seven che per molti anni è stato
presidente dell'associazione Mesopotamia assira di Augsburg. Ma
nella Turchia sudorientale gli attentati di questo genere contro
case e villaggi assiro-aramaici si sono ripetuti per tutto giugno
e agosto 2006.
L'APM si è rivolta con una lettera al primo ministro
turco Recep Tayyip Erdogan per chiedere finalmente la
soppressione del sistema oppressivo dei guardiani di villaggio.
Gli attentati minacciano il già titubante ritorno a casa
dei profughi assiro-aramaici. Fin dalla loro creazione nel 1985,
i guardiani di villaggio si sono resi responsabili di centinaia
di crimini, quali omicidi, stupri, imbrogli e contrabbando.
Secondo le cifre ufficiali ci sono almeno 70.000 guardiani di
villaggio armati che vengono tuttora impiegati per operazioni
militari, anche nel nord dell'Iraq, nonostante gli scontri con il
PKK siano cessati dal 1999.
Già nel 2003 le maggiori organizzazioni e associazioni
assiro-aramaiche, quali l'associazione per lo sviluppo di Tur
Abdin (DETA), la European Syriac Union (ESU), l'Organizzazione
Democratica Assira - sezione Europa (ADO), l'Unione delle
associazioni associazioni assire in Germania e Mitteleuropa
(ZAVD) e l'Unione degli Assiro-Suryoya in Germania (UASD), hanno
rivolto un appello al governo turco per chiedere la soppressione
del sistema dei guardiani di villaggio. Se a metà degli
anni '60 a Tur Abdin vivevano ancora ca. 130.000 Assiro-Aramaici,
oggi essi sono appena 3.000. Per sfuggire alle persecuzioni degli
estremisti religiosi musulmani, ma soprattutto dei guardiani di
villaggio, creati all'epoca dai militari turchi, la maggior parte
di questo gruppo minoritario cristiano è fuggito verso
l'Europa centrale e del nord.