Bolzano, Göttingen, Ginevra, Berna, 27 novembre 2007
Un
convegno internazionale organizzato la scorsa settimana
dall'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) presso il Palais
des Nations a Ginevra e a cui hanno partecipato attivisti per i
diritti umani, rappresentanti di organizzazioni non governative e
politici di 17 paesi si è concluso con la urgente
raccomandazione di dotare l'Organizzazione delle Nazioni Unite
(ONU) di un parlamento democraticamente eletto. Tale Parlamento
avrebbe la funzione di rendere l'ONU e altre organizzazioni
internazionali strumenti più democratici, più
trasparenti e maggiormente vincolanti per gli stati membri. Nei
gremi politici dell'ONU, della Banca Mondiale (BM),
dell'Organizzazione Mondiale per il Commercio (WTO) e del Fondo
Monetario Internazionale (FMI) le decisioni vengono prese
esclusivamente dai rappresentanti degli esecutivi governativi
nazionali. Nel corso dei processi di globalizzazione ciò
non è più sufficiente per dare veramente
legittimità alle decisioni prese all'interno delle
suddette organizzazioni. Un'assemblea parlamentare permetterebbe
invece di dare voce anche ai rappresentanti dell'opposizione e
quindi di ampliare lo spettro politico dei paesi membri
dell'ONU.
Secondo l'APM, l'obiettivo è di permettere alle minoranze
e alle vittime di gravi violazioni dei diritti umani di ottenere
maggiore risonanza internazionale grazie a propri rappresentanti
in un futuro parlamento dell'ONU. I governi non potrebbero
intervenire direttamente nei dibattiti e nelle udienze di una
futura assemblea parlamentare, la quale godrebbe quindi di
maggiori possibilità politiche e sarebbe meno esposta a
pressioni di potere nazionali. Per l'APM un Consiglio per i
Diritti Umani che deve rendere conto a un'assemblea parlamentare
sarebbe di gran lunga più efficace dell'attuale Consiglio
per i Diritti Umani dell'ONU.
Un'assemblea parlamentare dovrebbe costituire il primo passo per
l'istituzione di un parlamento mondiale eletto direttamente dai
cittadini. Il Convegno di Ginevra è inserito all'interno
di una campagna internazionale per un Parlamento dell'ONU. Questa
campagna è sostenuta da oltre 400 parlamentari e 100
organizzazioni non governative di tutto il mondo. Tra gli
iniziatori della campagna c'è anche l'Associazione per i
Popoli Minacciati. Al convegno a Ginevra hanno partecipato
rappresentanti della Germania, Svizzera, USA, Italia, Haiti,
Canada, Messico, Argentina, Belgio, Brasile, Mauritius, Spagna,
Svezia, Gran Bretagna, Azerbaijan, Israele e Nuova Zelanda.
Maggiori informazioni sulla campagna: www.unpacampaign.org.