In: Home > News > Brasile / Belo Monte: APM saluta la decisione dell'OSA di chiedere il fermo immediato della costruzione della diga di Belo Monte
Bolzano, Ostermundigen, 6 aprile 2011
Alto Xingu, Yawalapiti, 2010. Foto © Rebecca Sommer.
Lo scorso 4 aprile la Commissione interamericana per i Diritti
Umani dell'Organizzazione degli Stati Americani (OSA) ha invitato
il governo brasiliano a fermare l'iter per la concessione delle
autorizzazioni per la costruzione della diga di Belo Monte. La
decisione è arrivata in seguito al ricorso presentato da
diverse organizzazioni locali che lamentavano la scarsa e
inadeguata informazione e consultazione delle comunità
locali circa le implicazioni e conseguenze della diga di Belo
Monte.
Le organizzazioni avevano presentato ricorso in nome di diverse
comunità locali e tradizionali delle regioni del fiume
Xingú secondo cui essi non erano stati sentiti a proposito
del mega-progetto nonostante debbano affrontare le pesanti
conseguenze che la costruzione della diga avrebbe sulle loro
vite. La Commissione inoltre chiede che vengano adottate delle
misure rigorose per tutelare i gruppi indigeni incontattati che
vivono a soli 70 km circa dalla futura diga. Il governo
brasiliano ha ora 15 giorni di tempo per reagire alla decisione
dell'OSA.
Sheyla Juruna, portavoce del popolo degli Juruna vicino alla
città di Altamira, ha commentato così la decisione
dell'OSA: "Questa notizia mi ha commossa. Oggi più che mai
sono convinta che avevamo ragione a presentare un ricorso contro
il governo brasiliano e la giustizia brasiliana. La diga viola i
diritti delle popolazioni indigene dello Xingú e di tutti
coloro che lottano per l'ambiente."
L'iter per la concessione delle autorizzazioni per la costruzione
della terza diga più grande al mondo è stato
criticato fin dall'inizio. Le norme e le condizioni poste dalle
autorità sono spesso state ignorate, la magistratura dello
stato federale di Pará ha più volte chiesto la
sospensione dell'iter burocratico con il solo risultato di vedere
i propri verdetti rovesciati dalla magistratura nazionale di
Brasilia. Troppo grandi sono evidentemente gli interessi
economici legati alla realizzazione di questo
mega-progetto.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) saluta la decisione
dell'OSA e ricorda che secondo la Dichiarazione dei Diritti dei
popoli Indigeni dell'ONU e la Convenzione internazionale ILO 169
non basta consultare le popolazioni indigene coinvolte e sul cui
territorio questo mega-progetto verrà realizzata ma
è necessario ottenere il loro consenso al progetto.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110209ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110127it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2010/101201ait.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100831it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100806it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100420it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090806it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090804it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090529it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090123it.html
| www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/sud2010-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/brasil-tras.html
| www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/global-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/dekade-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/diritto/univ-indig-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/diritto/ilo169-conv-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/konibo.html
in www: www.kaninde.org.br | http://en.wikipedia.org/wiki/Indigenous_peoples
| www.ipcc.ch | www.ienearth.org | www.stopdamsamazon.org