In: Home > News > Sudan del Sud: elezioni libere a rischio
Lingue: ITA | DEU
Bolzano, Göttingen, 20 dicembre 2013
Scene di strada in Sudan del Sud. Foto: Dr. John Ariki.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) mette in guardia
dal pericolo di guerra civile nel Sudan del Sud e teme che i
disordini e le violenza possano essere usate come pretesto per
annullare le elezioni politiche del 2015. La crescente violenza
della lotta per il potere all'interno del partito al governo SPLM
(Sudan People's Liberation Movement) mostra già ora la
mancanza di democrazia, di legalità e di rispetto dei
diritti umani nel paese.
La direzione del SPLM attorno all'attuale presidente Salva Kiir
gode di sempre meno consensi tra la popolazione. A due anni e
mezzo dall'indipendenza e nove anni dopo la fine della guerra, le
condizioni di vita della popolazione continuano a essere
catastrofiche mentre l'amministrazione statale istituita dallo
SPLM è caratterizzata da corruzione e favoritismi. Un
quarto dei dodici milioni di Sudanesi del Sud continua a
dipendere per la propria sopravvivenza dagli aiuti
internazionali, mancano scuole, ospedali e infrastrutture. Decine
di migliaia di agricoltori hanno perso la loro terra per colpa di
scellerati contratti di affitto con speculatori agrari
internazionali stipulati dal governo mentre i profitti
dell'esportazione di petrolio vengono destinati all'esercito e
all'acquisto di armamenti per difendere il giovane paese da
ipotetiche aggressioni. Con le casse del paese vuote, lo SPLM ha
poco spazio e possibilità di riguadagnarsi la benevolenza
della popolazione.
Alle elezioni parlamentari previste tra un anno e mezzo, in
luglio 2015, l'attuale gruppo di potere rischia di non essere
rieletto. In settembre 2013 il presidente Salva Kiir ha per la
prima volta parlato di un possibile rinvio delle elezioni
adducendo come pretesto il fatto che finora non c'è ancora
stato un censimento realistico della popolazione e quindi degli
aventi diritto al voto e ancora non è stata varata la
costituzione definitiva del paese. Il Sudan del Sud rischia
quindi di scivolare in una dittatura con un conseguente aumento
delle tensioni interne e delle violenze. A pagare il prezzo della
lotta di potere sarà ancora una volta la popolazione che
invece di migliorare le proprie condizioni rischia l'ulteriore
aumento della povertà.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2013/131218it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2013/130522it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120412it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120731it.html
| www.gfbv.it/3dossier/africa/nuer-dinka.html
in www: it.wikipedia.org/wiki/Sudan_del_Sud