In: Home > News > Birmania / Myanmar: condannati al carcere una coppia di sposi e tutti gli invitati al matrimonio
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Bolzano, Göttingen, 14 gennaio 2015
In Birmania vivono ancora 120.000 Rohingya in campi profughi. Foto: CC-by-nc-nd Mathias Eick EU/ECHO gennaio 2013.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha aspramente
criticato la giustizia birmana che lo scorso 12 gennaio ha
condannato a lunghe pene detentive una copia di sposi e tutti i
18 invitati al loro matrimonio incluso un ragazzo quindicenne. La
comitiva nuziale era stata fermata a un posto di blocco
nell'agosto 2014 mentre si recava alla festa di matrimonio nella
località di Kunhein nello stato federale di Shan.
Le 20 persone fermate, tutte cittadine birmane di religione
musulmana, sono state accusate di terrorismo. Nonostante le
indagini non siano riuscite a produrre alcuna prova a loro carico
né siano stati trovati in loro possesso armi o documenti
compromettenti, il tribunale di Shan ha condannato i 14 uomini e
le quattro donne a 14 anni di carcere e il ragazzo quindicenne a
sette anni di prigione. Durante il processo gli estremisti
buddisti del movimento 969 hanno più volte minacciato la
corte, gli accusati e le loro famiglie di vendetta se gli
accusati non fossero stati condannati duramente.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) condanna aspramente
il processo arbitrario che ben lungi dal testimoniare il presunto
passaggio alla democrazia del paese ricorda piuttosto i tempi bui
della dittatura militare.
L'APM inoltre accusa le istituzioni birmane di essere
corresponsabili della gravissima e violenta campagna denigratoria
che gli attivisti del movimento 969 conducono contro la
popolazione musulmana del paese. Invece di impegnarsi per la
riconciliazione tra i gruppi etnici e religiosi del paese e
avviare una soluzione politica della questione della
comunità Rohingya di fede musulmana a cui è stata
tolta la cittadinanza e con essa ogni diritto civile, si
moltiplicano gli atti istituzionali di discriminazione e
persecuzione dei fedeli musulmani e non vengono perseguite le
violenze e la diffamazione messa in atto dagli estremisti
buddisti del 969. Nella città di Taunggyi, città da
cui provengono le 20 persone appena condannate, il movimento 969
tiene comizi pubblici, distribuisce volantini e CD in cui incita
la popolazione a non fare la spesa nei negozi dei commercianti
musulmani né a sposare persone di fede musulmana.
Fatte passare come contributo alla cosiddetta guerra al
terrorismo islamico, condanne come quella recente della comitiva
nuziale ne sono invece una triste e preoccupante
strumentalizzazione.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2014/141031it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2014/140214it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2014/140129it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2014/140121it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/burma/burma-1it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/burma/birmania.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/burma/burma-shan-it.html
in www:
www.caratteriliberi.eu/2014/01/29/mondo/la-transizione-birmana/
| www.irinnews.org |
www.aiutaresenzaconfini.org