Bolzano, Göttingen, 9 dicembre 2005
In occasione della Giornata internazionale dei diritti umani,
che ricorda la storica firma a Parigi nel 1948 della
Dichiarazione universale dei diritti umani, l'Associazione per i
popoli minacciati (APM) si appella alla Comunità
internazionale perché si ponga fine al perdurante
genocidio in Darfur, Sudan occidentale, costato la vita a 400.000
africani neri musulmani.
Dopo il fallimento delle Nazioni Unite nell'impedire prima il
genocidio Bosnia Erzegovina (1992-1995) che ha causato 200.000
vittime, poi in Ruanda (1994) che ha causato 800.000 vittime
chiediamo che l'Europa metta nella propria agenda politica la
Convenzione ONU per la prevenzione e la repressione del delitto
di genocidio e si impegni con tutti i suoi mezzi per impedire che
nel mondo tali crimini continuino a ripetersi. Nello specifico
chiediamo che il regime sudanese venga isolato a livello
internazionale e che invece vengano promossi allo stesso livello
i rappresentanti dei popoli perseguitati del Sudan occidentale.
Questa ci sembrerebbe una maniera degna di festeggiare
l'anniversario della Dichiarazione universale dei diritti
umani.