Bolzano, Göttingen, 27 dicembre 2006
In seguito all'inasprimento dello scontro tra truppe etiopi e
somale, l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) chiede che
l'Europa chieda all'Etiopia di ritirare immediatamente le sue
truppe dalla Somalia, pena la sospensione di ogni forma di aiuto
allo sviluppo. L'annuncio dell'Etiopia di voler ritirare le
proprie truppe entro una settimana è, secondo l'APM, poco
credibile visto che truppe etiopi operano in Somalia già
da agosto 2006. Secondo il referente per l'Africa dell'APM,
questa guerra certamente non finirà in soli sette giorni,
ma rischia piuttosto di trasformarsi in una polveriera per tutto
il Corno d'Africa. L'intento etiope di mostrarsi al mondo come
baluardo in difesa della democrazia contrapposto alle corti
islamiche somale è solo una pericolosa semplificazione che
mal cela i forti interessi etiopi per il controllo sulla regione
di Ogaden. Fin dal 1964 Somalia e Etiopia si sono confrontate a
diverse riprese in guerre per il controllo della regione ricca di
risorse naturali, tra cui anche petrolio e gas naturale. Ora il
conflitto si è ulteriormente inasprito a causa della presa
di posizione dell'Eritrea a fianco della Somalia e contro
l'eterno nemico Etiopia.
L'Etiopia però è anche responsabile di gravi
violazioni dei diritti umani compiute proprio contro la
popolazione civile somala dell'Ogaden. Con il pretesto di voler
distruggere il movimento di resistenza Fronte di Liberazione
dell'Ogaden (Ogaden National Liberation Front), le forze di
sicurezza etiopi procedono in modo brutale contro la popolazione
civile. Dal 1992 ad oggi nella regione di Ogaden sono sparite
oltre 2.900 persone e altre 2.030 sono morte in modo
violento.
Il Corno d'Africa è da sempre una polveriera e qualunque
paese disposto a far esplodere la situazione e a mettere in gioco
la stabilità dell'intera regione, provocando tra l'altro
una catastrofe umanitaria e costringendo decine di migliaia di
persone a una esistenza da profughi, deve essere costretto ad
assumersene la responsabilità. Ecco perché l'APM
chiede all'Europa di dare finalmente un segnale forte e
inequivocabile e di chiedere all'Etiopia il ritiro delle sue
truppe dalla Somalia. E' inconcepibile che l'Etiopia possa
finanziare una guerra anche grazie agli aiuti allo sviluppo e
alla cancellazione del debito estero concesso da diversi paesi
europei. L'APM infine critica duramente anche l'Unione Africana
che schierandosi unilateralmente con l'Etiopia ha perso ogni
autorità per quello che dovrebbe essere il suo ruolo di
mediatore.