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Bolzano, Göttingen, Lussemburgo, 25 ottobre 2009
Profughi tamili in Sri Lanka. Foto: Allen Tyler.
In occasione del vertice del Consiglio dei Ministri degli
esteri dell'Unione Europea, l'Associazione per i Popoli
Minacciati (APM) chiede che il Consiglio si impegni per evitare
l'annunciata crisi umanitaria in Sri Lanka, che condanni
fermamente l'esistenza dei campi di internamento nel nord del
paese asiatico e che chieda l'immediata liberazione dei 264.000
civili Tamil detenuti nei campi. In un appello urgente ai
Ministri degli esteri europei, l'APM chiede che l'Europa non
continui ad accettare passivamente le violazioni dei diritti
umani in corso in Sri Lanka ma si attivi ora. Tra pochi giorni
nella regione inizieranno le piogge monsoniche e la vita degli
internati nei campi rischia di trasformarsi in un inferno in
terra.
E' scandaloso che da quattro mesi 264.000 persone si ritrovino
imprigionate tra reti di filo spinato a causa della loro
appartenenza etnica e chiunque tenti di scappare dai campi viene
fucilato. Le detenzioni arbitrarie in condizioni disumane dei
civili tamil da parte delle autorità cingalesi
contravvengono a ogni norma del diritto umanitario
internazionale.
Nei campi di internamento delle autorità cingalesi vengono
trattenute quattro volte tante persone quante erano inizialmente
previste. In un campo con 70.000 persone ci sono solamente 200
bagni a disposizione dei detenuti, mancano l'acqua potabile, il
cibo e i medicinali. Invece dei 35 litri di acqua per persona
raccomandati dalle organizzazioni umanitarie, un'intera famiglia
detenuta riceve solo 20 litri che devono bastare per diversi
giorni. Secondo il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban
Ki-moon che recentemente ha visitato uno dei campo di
internamento, "questo è la peggior cosa che io abbia mai
visto in tutta la mia vita".
L'APM lamenta anche che le autorità cingalesi ostacolano
massicciamente il lavoro delle organizzazioni umanitarie nei
campi. Anche la Croce Rossa Internazionale (ICRC), nota per la
sua neutralità, che all'apice dell'offensiva militare
cingalese del maggio scorso aveva denunciato l'altissimo numero
delle vittime civili, ora deve subire le campagne diffamatorie
lanciate delle autorità cingalesi ed è stata
costretta dalle autorità a chiudere diversi suoi uffici
nel paese. Le autorità hanno inoltre negato ai
collaboratori dell'ICRC la possibilità di vedere i
detenuti sospettati di aver sostenuto il movimento clandestino
delle Tigri Tamil (Tamil Tigers of Tamil Eelam).
Le autorità dello Sri Lanka si stanno inoltre prendendo
gioco delle istituzioni internazionali e degli stessi detenuti
nei campi. In seguito alle crescenti pressioni internazionali, il
governo di Colombo continua a promettere la prossima liberazione
di un cospicuo numero di detenuti ma di fatto non mantiene poi le
sue promesse. Secondo il governo dello Sri Lanka, entro novembre
2009 avrebbe dovuto essere rilasciato l'80% di tutti gli
internati, i civili liberati rappresentano però finora
solo il 10% delle persone finite nei campi dopo i rastrellamenti
fatti dall'esercito nei villaggi del nord del paese. In questo
modo il governo di Colombo si gioca la speranza della popolazione
civile anche Tamil per un futuro di pace e rischia di metter una
pietra tombale su ogni possibilità di convivenza pacifica
tra Cingalesi e Tamil nel paese.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090917it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090915it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090423it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090421it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090211it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090202it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090126it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080204it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/srilanka/srilanka-tb.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/srilanka/srilanka-it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030206it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050316ait.html
in www: www.peace-srilanka.org |
www.peaceinsrilanka.org |
www.vedda.org | www.sarvodaya.org | www.priu.gov.lk | www.tamilcanadian.com |
http://en.wikipedia.org/wiki/Liberation_Tigers_of_Tamil_Eelam
| www.hrw.org/en/asia/sri-lanka