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Bolzano, Göttingen, 22 febbraio 2012
Profughi somali in attesa di registrazione presso il campo di Dadaab in Kenya. Foto: Oxfam international.
Alla vigilia della Conferenza internazionale dei paesi
donatori per la Somalia, l'Associazione per i Popoli Minacciati
(APM) ha criticato la politica europea per il paese del Corno
d'Africa in quanto "miope e inefficace". L'Unione Europea deve
effettuare con urgenza una verifica sull'efficacia dei suoi
programmi per la Somalia, prima di garantire nuovi aiuti al
controverso governo di transizione della Somalia e alle forze di
pace AMISOM dell'Unione africana. L'ampliamento delle forze
dell'AMISOM non porterà ad maggiore pace e sicurezza in
Somalia.
Sotto la guida della Gran Bretagna la Comunità
internazionale vuole decidere un maggiore sostegno finanziario al
Governo di transizione, all'AMISOM così come un nuovo
approccio alla lotta contro la pirateria. Alle discussioni,
accanto al Segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, prenderanno
parte il Segretario di Stato americano Hillary Clinton e alti
rappresentanti provenienti da 40 stati diversi.
Invece di garantire continuamente nuovi aiuti all'incompetente e
corrotto governo di transizione della Somalia l'UE dovrebbe
verificare che cosa è stato realizzato con oltre un
miliardo di euro che l'Europa ha messo a disposizione negli
ultimi quattro anni per gli aiuti alla Somalia. La Somalia rimane
uno dei paesi più poveri al mondo. L'aspettativa di vita
dei somali arriva a soli 51 anni e su 1.000 bambini 180 muoiono
prima di raggiungere il quinto anno di vita. La popolazione
civile impoverita da 21 anni di guerra civile, e soprattutto i
2,2 milioni di rifugiati hanno urgente bisogno di maggiore aiuto
che allevi realmente la loro miseria e promuova in modo efficace
la ricostruzione.
L'UE è il principale finanziatore di AMISOM, i cui costi
arrivano a 10 milioni di euro al mese. Ora il contingente AMISOM
dovrebbe passare da 12.000 a 17.700 soldati e così i sui
costi saranno nuovamente raddoppiati. Il presidente della
Commissione europea Barroso ha annunciato ieri un generoso nuovo
aiuto finanziario per questo nuovo ampliamento. Da metà
della scorsa settimana più di 7.200 civili sono fuggiti
dagli scontri tra l'AMISOM e l'esercito somalo contro le milizie
radicali islamiche Al Shabaab. A partire dalla primavera del
2011, le offensive dell'AMISOM hanno reso ancora più
drammatica la situazione dei profughi e i problemi legati alla
carestia. La loro utilità dal punto di vista militare
è alquanto limitata. Credere che l'AMISOM
schiaccerà militarmente Al Shabaab è solo
un'improbabile ipotesi. La milizia rimarrà attiva e
continuerà sempre a diffondere il terrore fino a quando
tutte le truppe straniere non saranno state ritirate dalla
Somalia.
Alla guerra civile in Somalia può esserci solo una
soluzione politica. Tutti gli interventi militari stranieri negli
ultimi 21 anni hanno fallito. Nella ricerca di una soluzione
politica però l'Europa rimane completamente inattiva.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/111101it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110919it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110810it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110802it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110728it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110725it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110609it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110401it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110301ait.html
| www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/global-it.html
in www: http://it.wikipedia.org/wiki/Somalia