In: Home > News > Thomas Benedikter incriminato a Diyarbakir per la pubblicazione di un libro su autonomia
Bolzano, 3 maggio 2013
Thomas Benedikter.
"Propaganda per il PKK, accusa del Pubblico Ministero, processo penale ...". Strane notizie hanno raggiunto il ricercatore e autore sudtirolese Thomas Benedikter alle fine di aprile da Diyarbakir, capitale della regione curda della Turchia. Il suo editore curdo ARAM, che nel 2012 ha pubblicato una versione turca della ricerca "Autonomie territoriali in Europa" ha comunicato che sia lui che l'autore erano incriminati per propaganda per un'organizzazione terrorista, cioè il PKK e la KCK (l'Unione delle Comunità del Kurdistan). L'opera, intitolata "Avrupa'nin Özerk Bölgeleri" (traduzione: Necat Ayaz) è una presentazione del concetto di base dell'autonomia politica e di tutte le regioni autonome europee, tutt'altro che un'apologia del PKK, in cui non si parla neanche della Turchia, nemmeno dei curdi e del PKK.
Il libro di Thomas Benedikter.
Ciò nonostante, il procuratore generale di Diyarbakir
Semih Akgün elenca una dozzina di pagine in cui ci sarebbe
propaganda per il PKK arrivando alla conclusione: "L'obiettivo
generale di questa pubblicazione è la rappresentanza
politica del PKK/KCK, la creazione di competenze legislative e
esecutive, una cittadinanza regionale, una politica linguistica,
il controllo delle risorse naturali sotto la guida del movimento
curdo. È riconoscibile che la traduzione tratta
l'autonomia democratica e che il PKK/KCK si è fatto
proprio questo modello." Se fosse così, ha commentato
Benedikter, che ha coordinato l'Associazione per i popoli
minacciati, sezione Sudtirolo, dal 1992 al 1998, potrebbe anche
essere visto anche come un gran passo in avanti per una soluzione
del conflitto. Ma evidentemente perfino il solo fatto di
pubblicare sull'autonomia in Turchia in alcuni settori della
giustizia è ancora ritenuto un reato. E questo stato si
candida all'entrata nella UE, si chiede Benedikter.
L'attacco del procuratore di Diyarbakir potrebbe comunque
danneggiare non solo la piccola casa editrice curda ARAM, ma
anche un editore turco, Nika Yeyinevi, a Ankara, che ha appena
mandato in stampa la versione turca di "Modern Autonomy Systems"
di Benedikter (vedi:
www.gfbv.at/publikationen/weiterepublikationen/Autonomiesysteme_Benedikter_2012.pdf).
In questa presentazione sistematica non solo si parla della
Regione autonoma curda dell'Irak, ma anche il conflitto
turco-curdo in Turchia viene analizzato come conflitto
potenzialmente risolvibile con un'autonomia territoriale. A parte
la questione della libertà di opinione e di stampa, anche
in questo testo non c'è traccia di un'apologia del
PKK.
"Il processo", conclude l'autore sudtirolese, "punta ad
intimidire gli attivisti curdi e gli editori turchi, interessati
a promuovere un dibattito sull'autonomia." Il responsabile di
ARAM e l'autore dovranno comparire davanti al giudice della Corte
di Diyarbakir il 3 giugno. Benedikter non intende andarci,
affermando che ci siano già abbastanza detenuti politici
in Turchia. "Ma se fossi condannato mi rivolgerò
all'ambasciata italiana e al Ministero degli Affari esteri per
chiedere un intervento ufficiale delle autorità italiane
presso il Governo di Ankara. In generale, l'UE all'interno delle
trattative con la Turchia non dovrebbe solo premere per una
soluzione della questione di Cipro, ma insistere sul pieno
rispetto dei diritti civili (dei cittadini turchi e stranieri) e
dei diritti delle minoranze e di una soluzione equa della
questione curda."
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/3dossier/kurdi/kurd-moe-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/kurdi/dersim-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/kurdi/kurzuelch-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/kurdi/kurtur-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/kurdi/ihd.html
in www: http://it.wikipedia.org/wiki/Kurdistan
| www.komkar.org | www.ihd.org.tr/eindex.html
| www.azadiyawelat.com