In: Home > News > Nigeria: polizia fa undici morti in manifestazioni nel Biafra. La Nigeria dovrebbe istituire una commissione d'indagine
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Bolzano, Göttingen, 20 gennaio 2016
Dimostrazione dell'IPOB (Indigenous People of Biafra) a Londra per la liberazione di Nnamdi Kanu. Foto: © David Holt / Flickr.
Lo scorso 17 gennaio nella regione nigeriana del Biafra, nel
sudest del paese, undici persone sono morte durante diverse
manifestazioni a causa della violenza delle forze dell'ordine.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) critica aspramente
le forze dell'ordine che nonostante le molte testimonianze
oculari e i rapporti chiari dei medici continuano a negare
l'accaduto. L'APM inoltre chiede l'istituzione di una commissione
indipendente che indaghi sulle violenze e obblighi i responsabili
a rispondere davanti a un tribunale. Nonostante il divieto
antidemocratico di svolgere manifestazioni, nel Biafra si stanno
moltiplicando le proteste per l'arresto arbitrario del direttore
di Radio Biafra Nnamdi Kanu. Dal 2 dicembre 2015 ad oggi almeno
26 persone sono morte per la sanguinosa repressione di proteste e
la situazione rischia di esplodere.
Durante le manifestazioni del 17 gennaio che nella città
di Aba (stato federale di Abia) chiedevano la liberazione di
Kanu, otto persone appartenenti all'organizzazione "Indigenous
People of Biafra" (IPOB) sono morte per l'intervento della
polizia. La repressione delle manifestazioni tenute nelle
città di Asabaim e di Enugu nello stato federale del Delta
ha causato 30 feriti e 26 arresti. Durante un'altra
manifestazione, tenuta sempre ad Aba il 18 gennaio, le forze di
sicurezza hanno aperto il fuoco sui manifestanti uccidendo altre
tre persone. Ancora una volta la polizia ha smentito l'accaduto e
ha sostenuto di aver sparato solo gas lacrimogeni.
Secondo l'APM, gli interventi violenti delle forze di sicurezza
non fanno altro che aggravare una situazione già
difficile. Invece di tentare di abbassare la tensione, le
autorità puntano sullo scontro e le manifestazioni di
potere. In tal modo nella popolazione cresce la rabbia per
l'arbitrarietà e l'impunità delle autorità e
le proteste si fanno sempre più accese. Contemporaneamente
Nnamdi Kanu continua a essere trattenuto in carcere nonostante un
tribunale abbia ordinato la sua scarcerazione. Kanu avrebbe
dovuto presentarsi davanti al Tribunale federale di Abuja lo
scorso 17 gennaio ma poiché il giudice non si è
presentato, l'avvio del processo è stato spostato al 21
gennaio.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2015/151229it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2015/151118it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2015/150413it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2015/150217it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2014/141201it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2014/140926it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2014/140912it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2014/140716it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2014/140304it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2014/140213it.html
| www.gfbv.it/3dossier/africa/nigeria-it.html
in www: www.economicsandpeace.org
| it.wikipedia.org/wiki/Delta_del_Niger
| http://it.wikipedia.org/wiki/Nigeria