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1. Introduzione .:: su ::.
La piccola città costiera cilena di Lota (49.000 abitanti), sita nelle vicinanze di Concepción, ha ospitato dal 6 al 12 ottobre 2003 il "Congresso per un'Alleanza Strategica del Popolo Mapuche". 330 delegati-Mapuche da tutto il paese hanno partecipato a questo incontro storico con l'obiettivo di darsi una nuova struttura e rappresentanza. Per questo congresso i rappresentanti delle tribù Mapuche (Entità Territoriali) Lafkenche, Williche, Pewenche, Picunche, Rañiche e dei cosiddetti Mapuche Urbani si sono messi in viaggio da Lago Ranco, Valdivia, Osorno, Panguipulli, Loncoche, La Union, Temuco, Arauco, Lebu, Cañete, Alto Bio-Bio, Valparaiso e Santiago. Il 46% die partecipanti erano donne.
1.1. Scenario .:: su ::.
Esclusi i Mapuche in
Argentina, in Cile essi sono circa 1,2 milioni. Ciò
corrisponde all'incirca all'8% della popolazione cilena, e fa di
loro il popolo indigeno con una propria lingua, cultura, storia e
cosmovisione più consistente del paese. La maggior parte
dei Mapuche vive tuttora in condizioni di grande povertà e
per alcuni le persecuzioni iniziate con il regime militare di
Pinochet non sono mai finite. Uno dei problemi centrali tra il
Governo ed i Mapuche continua infatti ad essere la questione
della proprietà della terra. Durante la dittatura di
Pinochet molte delle terre mapuche, prima protette, sono state
vendute, enormi aree sono state semplicemente tolte ai
proprietari indigeni e coloro che si impegnarono in modo pacifico
per la restituzione furono vittime di terribili persecuzioni.
Anche attualmente 95 Mapuche sono prigionieri politici nelle
carceri cilene. Proprio nei primi giorni del Congresso a Lota, a
Temuco due indigeni mapuche, impegnati nella lotta per la terra,
sono stati condannati a 5 anni di prigione ciascuno.
I problemi del Popolo mapuche (che nella loro lingua, il
Mapudungun, significa "Uomini della Terra") sono molto complessi
e fino ad ora il Governo cileno non ha di fatto intrapreso nessun
tentativo serio per trovare soluzioni adeguate. I diritti dei
Mapuche tuttora non sono fissati nella Costituzione, e né
la "Legge Indigena" (Ley Indígena N.19.253), né la
Corporazione Nazionale per lo Sviluppo Indigeno (CONADI), che
comunque non considerano in nessun modo i ca. 400.000 Mapuche
Urbani, hanno portato i miglioramenti attesi. Nemmeno il vasto
progetto statale "Origenes", che dovrebbe contribuire al
miglioramento delle condizioni economiche, sanitarie e culturali
della popolazione indigena cilena, ha comportato cambiamenti
sostanziali ed è anzi fortemente criticato.
La realizzazione del "Congresso per un'Alleanza Strategica del
Popolo Mapuche" ha dato per la prima volta la possibilità
di discutere nell'ambito di una base relativamente ampia: ha
contribuito a realizzare l'idea di un'organizzazione unitaria e
una strategia comune per una difesa efficace dei propri
interessi, con l'obiettivo di prendere, a partire da questa
discussione, decisioni per il futuro. L'Associazione per i Popoli
Minacciati (APM) con sede in Göttingen/Germania ha
patrocinato e finanziato il Congresso.
2. Obiettivi del Congresso .:: su ::.
Gli obiettivi del "Congresso
per un'Alleanza Strategica del Popolo Mapuche" erano stati
definiti come di seguito:
- Creazione di una struttura organizzativa unitaria del Popolo
Mapuche che possa rendere conto della diversità
territoriale, organizzativa e sociale delle sue Entità
Territoriali.
- Compilazione di un programma o agenda che riporti le richieste
concrete ed i piani per il futuro del Popolo Mapuche. Definizione
di un calendario all'interno del quale realizzare questo
programma e/o l'agenda.
- Elezione di una leadership comune ed unitaria che rappresenti
l'intero Popolo Mapuche. La nuova leadership sarebbe legittimata
a rappresentare i Mapuche di fronte al Governo e alla
società cilena.
Il Congresso avrebbe dunque dovuto occuparsi in primo luogo della
possibilità e fattibilità di un'organizzazione
unitaria grazie alla quale affrontare meglio in futuro i
molteplici problemi dei Mapuche. Ciò avrebbe implicato
sì una prospettiva orientata verso il futuro ma anche e
soprattutto una retrospettiva sulla storia comune e una presa di
coscienza delle proprie risorse e possibilità in quanto
popolo. In questo senso, il fatto di riuscire a portare ad un
tavolo di discussione quante più Entità
Territoriali possibile era tanto importante quanto la ricerca di
strategie comuni per il futuro.
3. Svolgimento del Congresso .:: su ::.
Presentiamo a questo punto
un breve riassunto degli avvenimenti delle singole giornate
congressuali.
Lunedì 6 ottobre 2003: in serata tutti i
delegati, arrivati a Lota nel corso della giornata, hanno
partecipato alla cena di ricevimento. Erano presenti i
rappresentanti di tutte le sei Entità Territoriali
già menzionate, la Machi, capo spirituale tradizionale dei
Mapuche, Don Rosendo Huenuman Garcia in quanto Loncko del
Congresso, cioè il capo tradizionale politico-regionale.
Come rappresentanti delle organizzazioni internazionali erano
presenti Iris Castro, la quale si è occupata del
coordinamento in loco per conto dell'APM - Germania, Associazione
per i Popoli Minacciati, Claudia Schmidt in rappresentanza
dell'APM - International e della sezione austriaca
dell'associazione, Sabrina Bussani, per conto dell'APM - Italia,
e Eliane Alfaro, presidentessa dell'associazione "Agir pour
Tirua" nonché incaricata di leggere un messaggio di saluto
ai delegati di Danielle Mitterrand.
Martedì 7 ottobre 2003 si è tenuta
la cerimonia d'inaugurazione nel Teatro Municipale di Lota. Dopo
la cerimonia spirituale presieduta dalla Machi, il Segretario
Esecutivo del Congresso, Floriano Cariqueo, ha presentato il
Comitato che ha organizzato il Congresso: Vicente Mariqueo
García (Lafkenche), Jaime Huenchuñir García
(Lafkenche), Gerardo Jaramillo Gualaman (Williche),
Augustín Correa Naupa (Pewenche), Guillermo Leñam
Ñanculeo (Lafkenche), Ana María Cheuquepan Quezada
(Williche) sotto la guida di Don Rosendo Huenuman García
in quanto Presidente del Comitato. La cerimonia d'inaugurazione
è proseguita con i discorsi di saluto di Patricio
Marchant, sindaco di Lota, e delle rappresentanti delle
organizzazioni internazionali (Claudia Schmidt per
l'APM-International e l'APM-Austria, Sabrina Bussani per
l'APM-Italia e Eliane Alfaro per Agir pour Tirua). In conclusione
il sindaco di Lota ha dichiarato il Congresso, nella persona di
Don Rosendo Huenuman García, cittadino onorario della
città.
Il pomeriggio è trascorso principalmente tra le interviste
e le dichiarazioni alla stampa nazionale e regionale, poi Don
Rosendo Huenuman García ha ricordato al Congresso la lunga
storia di repressione e discriminazione del Popolo Mapuche. Sono
seguite le relazioni dei delegati regionali, le quali hanno posto
l'accento sulle problematiche comuni a tutto il Popolo Mapuche.
Dopo un dibattito aperto, il pomeriggio si è concluso con
la votazione unanime a favore dell'Alleanza Strategica.
Mercoledì 8 ottobre 2003: alle relazioni
delle diverse Entità Territoriali è seguita una
relazione sulla bio-pirateria dei biologi marini mapuche Aldo
Cariman Linares e Ivan Ñancupil Astorga (sempre più
spesso le piante e le conoscenze tradizionali mapuche sono
brevettate all'estero). Infine si è deciso di nominare un
comitato che elaborasse la forma di una rappresentanza
istituzionale dei Mapuche. Lo stesso giorno il comitato ha
presentato la proposta di un Parlamento Mapuche (Parlamento
Nación Mapuche) con sede a Concepción, composto da
quattro rappresentanti per ogni Entità Territoriale
(Pikunche, Pewenche, Villiche, Lafkenche, Rañiche e
mapuche Urbani), che si riuniscono una volta al mese. Un comitato
guidato da Rosendo Huenuman dovrebbe occuparsi del riconoscimento
giuridico e politico del Parlamento, i cui compiti sarebbero
definiti da cinque ministeri (Agricoltura e Economia, Relazioni
Internazionali, Giustizia, Sanità e Casa, Educazione e
Cultura). La proposta è stata votata all'unanimità
da tutti i delegati, e ancora lo stesso pomeriggio sono stati
nominati appositi gruppi di lavoro per definire i compiti
concreti del nuovo Parlamento.
Giovedì 9
ottobre 2003 i delegati si sono riuniti in diverse
commissioni incaricate di elaborare gli ambiti di lavoro del
Parlamento. I sette gruppi si sono occupati di temi che vanno
dalle "Strategie per la commercializzazione dei prodotti mapuche"
fino ai settori più sociali e culturali ("Inserimento
sociale dei Mapuche", "Educazione e cultura", "Sanità").
Nel pomeriggio dello stesso giorno le commissioni hanno
presentato i risultati del loro lavoro alla riunione plenaria del
Congresso che ha votato poi le singole proposte.
Tra i risultati più importanti vi sono:
- Riscoperta e sostegno dell'identità e cultura
Mapuche.
- Potenziamento delle comunicazioni tra le comunità
Mapuche con l'aiuto dei mezzi di comunicazione moderni (radio,
e-mail, ecc.) per ovviare ai problemi creati dalle grandi
distanze. Gli stessi mezzi di comunicazione dovrebbero essere
usati anche per migliorare e correggere l'immagine negativa che i
Mapuche soffrono nella società cilena e per presentare
invece le differenze culturali come una ricchezza per
tutti.
- Costruzione di una rete che faciliti e sostenga le
comunicazioni, lo scambio di esperienze ed i contatti commerciali
tra le diverse comunità. Questo inoltre permetterebbe uno
scambio tra giovani Mapuche Urbani e rurali: i primi potrebbero
così imparare le proprie tradizioni e cultura, mentre i
secondi avrebbero la possibilità di conoscere i meccanismi
che regolano "la vita moderna".
- Promozione della propria lingua (Mapudungun).
- Sostegno e aiuto concreto nelle questioni riguardanti il
diritto alla terra.
- Sostegno dell'agricoltura e promozione dell'utilizzo di
tecniche agricole tradizionali integrate con le nuove conoscenze
nel rispetto dello sviluppo sostenibile e dell'ambiente.
- Sostegno e formazione nei settori del management, agricoltura,
artigianato tradizionale, innovazione tecnologica, ecc.
- Introduzione di un marchio che garantisca l'autenticità
dell'artigianato Mapuche e lo protegga da imitazioni diffuse e a
basso costo
- Creazione di uno staff sanitario che unisca le conoscenze
tradizionali con i metodi della medicina "moderna" e che promuova
nel senso della cosmovisione mapuche l'uso di piante medicinali
tradizionali.
- Proteggere piante e conoscenze tradizionali dalla
bio-pirateria.
La giornata di venerdì 10 ottobre 2003 si
è aperta con i discorsi di Ana María Cheuquepan,
unica donna consigliere Mapuche in Cile e di Reynaldo Mariqueo,
avvocato specializzato in giurisprudenza indigena, che ha tenuto
una relazione molto interessante sulla questione della
proprietà della terra delle comunità Mapuche e
descritto l'attuale situazione. Dopo una gita degli oltre 300
partecipanti a Talcahuán/Concepción si è
conclusa la settimana di congresso con i ringraziamenti dei
delegati più di spicco.
Grazie all'esemplare lavoro dei delegati, il Congresso è
finito prima del previsto. Sabato 11 e domenica 12
ottobre 2003 gli organizzatori hanno coordinato la
partenza degli oltre 300 partecipanti e hanno iniziato a
sistemare e a rendere disponibile la mole di documentazione
prodotta durante il congresso. A testimoniare l'alto grado di
coinvolgimento va aggiunto che qualcuno dei partecipanti, come ad
es. Aldo Carimán Linares, ha deciso di fermarsi ancora
qualche giorno a Lota per dare una mano nel concludere questa
parte del lavoro.
4. Risultati del Congresso .:: su ::.
Riassumendo, i risultati più
importanti raggiunti da questo Congresso sono:
- l'Alleanza Strategica delle diverse Entità Territoriali
Mapuche per la difesa ed il mantenimento della propria lingua e
cultura, per la soluzione dei conflitti in corso (in particolar
modo conflitti per la terra) e per il generale miglioramento
delle condizioni di vita è stata accettata e votata
all'unanimità;
- i delegati hanno deciso la creazione di un Parlamento Mapuche
(Parlamento Nación Mapuche). Questo Parlamento sarà
formato dai ministeri di Economia, Relazioni Internazionali,
Giustizia, Sanità e Casa, Educazione e Cultura, e
sarà composto da quattro delegati per ogni Entità
Territoriale;
- si lavorerà per il riconoscimento costituzionale del
Popolo Mapuche da parte del Governo e dei partiti politici
cileni;
- si chiederà la ratifica della Convenzione ILO 169 da
parte dello Stato Cileno;
- appoggio ad una soluzione rapida a favore dei Mapuche nelle
zone di conflitto;
- solidarietà con i prigionieri politici Mapuche;
- sarà chiesta la riparazione del debito storico.
5. Valutazione .:: su ::.
Confrontando le mete che il
congresso si era posto con i risultati effettivamente raggiunti,
possiamo concludere che il congresso si è svolto in modo
più che positivo. Non solo è stata creata una
rappresentanza istituzionale dei Mapuche, ma è stata
stabilita anche un'agenda di compiti su cui il Parlamento Mapuche
dovrà lavorare. In soli pochi giorni di lavoro è
stato raggiunto molto: è stato eletto il presidente del
parlamento, i compiti e ambiti di lavoro del parlamento
costituiscono, così come sono stati definiti, la base per
il futuro lavoro. Un comitato apposito è stato incaricato
di creare la personalità giuridica della rappresentanza e
di cercare fondi per il suo funzionamento. Ovviamente c'è
ancora molto da fare ma il congresso ha rappresentato un primo
importante passo verso una vera unità del Popolo
Mapuche.
Sviluppi positivi:
Per le osservatrici internazionali diversi sono i fatti che hanno
rivestito importanza centrale nel corso del Congresso:
- il Congresso è stato realizzato su desiderio degli
stessi Mapuche. L'Associazione per i Popoli Minacciati si
è semplicemente incaricata del patrocinio e del
finanziamento. Né l'idea né la realizzazione sono
opera dell'APM, ma degli stessi Mapuche. Questo fatto è
stato più volte ricordato e apprezzato dai delegati
presenti.
- Il Congresso è stato realizzato e si è svolto
senza l'influenza di partiti politici o di altre rappresentanze
d'interesse. Questo è sicuramente un importante passo
verso l'autonomia e l'auto-organizzazione.
- Nonostante le accuse, gli organizzatori hanno seriamente
tentato di riunire ad un tavolo i rappresentanti di tutte le
Entità Territoriali Mapuche e quante più
organizzazioni ed associazioni Mapuche fosse possibile.
- Lo svolgimento del Congresso è stato piacevole e molto
disciplinato. Nonostante la pesante settimana di lavori e le
difficili tematiche trattate, non vi sono state rotture interne.
Al contrario, l'idea di fondo, che questo processo potesse avere
successo solo grazie ad un agire comune, ha costituito ogni
giorno di più la base per i lavori.
- Non vi sono stati ostacoli ad un tranquillo svolgimento del
Congresso neanche dall'esterno. Né altre organizzazioni
Mapuche né lo Stato Cileno hanno tentato di creare
disordine o disturbare in altro modo i lavori.
- Lo svolgimento del Congresso è stato caratterizzato da
una democrazia e trasparenza esemplari. Gli organizzatori avevano
fissato solo l'agenda del congresso stesso, mentre tutte le
decisioni sono state poi prese dall'intera assemblea. Anche
l'ambito di lavoro del Parlamento è stato definito da
tutti i delegati, e non dal solo comitato organizzatore.
Processi di apprendimento:
Naturalmente questo congresso ha dovuto affrontare anche alcune
difficoltà che con grande probabilità
continuerà a dover affrontare.
Di grande interesse risulterà la velocità e la
bontà con cui saranno realizzate le decisioni prese
poiché anche da questo dipenderà l'innescarsi di un
processo d'integrazione che includa anche coloro che a questo
primo congresso non hanno voluto o potuto partecipare. Già
durante la preparazione del congresso risultava chiaro che ci
fossero degli screzi tra i Mapuche e nonostante i tentavi fatti
per riunire quante più organizzazioni possibile, alcune
non hanno voluto o potuto partecipare. La misura in cui il
Parlamento Mapuche riuscirà a imporsi sia verso l'esterno
sia al l'interno dipenderà dalla sua capacità di
mantenere i processi decisionali democratici che hanno
caratterizzato questo congresso e di tradurre in realtà i
propositi fissati.
Un punto centrale del congresso, che potrebbe fuggire ad un
osservatore disattento, è il fatto che sia gli
organizzatori sia i delegati abbiano dato importanza fondamentale
al progresso economico dei Mapuche. Più che un incontro
politico o spirituale, il congresso ha espresso la
necessità di un miglioramento delle condizioni economiche
dei Mapuche sia rurali sia urbani. La legittimazione del
Parlamento e il suo futuro dipenderanno anche dalla
capacità di trovare risorse per i Mapuche.
6. Considerazioni finali .:: su ::.
"Este congreso es especial" (Questo Congresso è
speciale), è quanto noi osservatrici internazionali
abbiamo sentito dire spesso durante tutta la settimana. Alla
domanda sul perché fosse speciale, la risposta era sempre
la stessa: "Perché per la prima volta questo è
veramente il nostro congresso. Qui possiamo dire ciò che
pensiamo, possiamo discutere liberamente e possiamo decidere da
soli come vogliamo lavorare, quali sono i nostri problemi e le
nostre priorità. Questo congresso non è stato
organizzato e finanziato da un partito politico o da altre
istituzioni con interessi particolari. Noi stessi ci siamo
occupati dell'organizzazione e della realizzazione, il risultato
dipende solo da noi. È qualcosa che da moltissima speranza
per il futuro."
In quanto osservatrici internazionali abbiamo considerato nostro
compito proprio quello di "osservare" lo svolgimento del
congresso, e siamo subito rimaste colpite dalla grande speranza
coltivata dai delegati. Lunedì 6 ottobre sono arrivati a
Lota gli autobus degli oltre 300 delegati provenienti da diverse
regioni cilene. Dai bus sono scese molte facce stanche: uomini e
donne di tutte le età, addirittura bambini, che avevano
alle spalle un viaggio di 12-15 ore. Un viaggio faticoso
soprattutto per i bambini e gli anziani, una fatica fatta
unicamente per la speranza di reali miglioramenti della propria
condizione. La provenienza dei delegati (da Viña del Mar e
Valparaíso nella V Region, a Santiago nella Region
Metropolitana fino a Osorno e San Juan de la Costa, X Region, e
Comuna de Freire nella XI Region) dimostra il grande lavoro di
contatti con le diverse Entità Territoriali svolto prima
del congresso. Molti delegati - e in particolar modo i membri del
comitato organizzativo - sono già attivi in altre
organizzazioni ed associazioni Mapuche.
Da evidenziare anche l'organizzazione degli aspetti correlati: in
un paese in cui i trasporti non sono comparabili ai nostri, ci
sono stati sufficienti autobus per portare i delegati dai loro
luoghi d'origine a Lota e ritorno. Erano stati organizzati gli
alloggi ed i pasti per oltre 300 persone e piccoli autobus
portavano i delegati dalla sala congressi ai ristoranti in cui si
mangiava, agli alloggi, ecc. Piccoli problemi organizzativi,
quali inevitabilmente si presentano in queste occasioni, sono
stati risolti in modo rapido ed efficace.
In fase di preparazione del congresso l'organizzazione ha avuto
cura di coinvolgere la città di Lota e l'amministrazione
municipale. Così i delegati sono stati accolti in
amicizia, e non vi sono stati atti di razzismo o di
discriminazione che avrebbero sicuramente scaldato gli animi e
rovinato la bella atmosfera creatasi nel corso della settimana
congressuale. Al contrario, le molte interviste rilasciate alle
televisioni ed emittenti radiofoniche locali nei giorni
immediatamente antecedenti il congresso, e durante il congresso
stesso testimoniano l'interesse che l'evento ha risvegliato nella
stessa città.
Come osservatrici internazionali siamo state positivamente
colpite dalla disciplina e dalla risolutezza dei partecipanti.
Ogni discussione è stata aperta a tutti, le voci
contrastanti non sono state interrotte, ma ascoltate e poi
discusse. Come già detto, tutte le decisioni sono state
prese da tutti. Le votazioni avvenivano nel modo tradizionale
Mapuche, per alzata di mano o assenso vocale. Anche la
partecipazione ai vari gruppi di lavoro è stata attiva e
risoluta. Persone di provenienza geografica e sociale diversa si
sono impegnate per comunicare e lavorare insieme. Inoltre abbiamo
ripetutamente avuto l'impressione che i delegati hanno molto ben
presente i propri problemi, e hanno idee chiare sulle possibili
soluzioni e strategie da adottare. Non si è quindi
trattato di un'occasione per chiedere aiuti dall'esterno, ma di
un semplice aiuto per iniziare per poter decidere in modo
autonomo il proprio futuro. Che questo richieda unità e
una prospettiva di lavoro orientata verso il futuro ma basata
sulla propria storia, cultura e le proprie risorse era un punto
chiaro a tutti i delegati, e più che una meta ha
costituito il punto di partenza dei lavori del congresso. In
questo senso va visto anche l'assenso unanime all'alleanza
strategica votata già durante il primo giorno di
congresso.
Riassumendo possiamo affermare che il "Congresso per un'Alleanza
Strategica del Popolo Mapuche" abbia di fatto creato una base per
un lavoro autonomo e orientato verso il futuro. Ovviamente
nessuno può garantire che il processo appena messo in atto
abbia successo, ma in considerazione del lavoro finora fatto, il
nuovo parlamento Mapuche dovrebbe ricevere se non altro la
possibilità di lavorare liberamente e di poter imparare
dalle difficoltà in modo da allargare ulteriormente la
partecipazione di altre organizzazioni, associazioni e singole
persone, e in futuro poter davvero parlare a nome di tutti i
Mapuche.