In occasione del 54°
anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani,
(10 dicembre 2002), in collaborazione con Survival International
e l'Associazione per i popoli minacciati, il senatore dei Verdi
Francesco Martone ha presentato in Senato un Disegno di Legge per
la sottoscrizione da parte del nostro governo della Convenzione
ILO 169 sui popoli indigeni e tribali. Si tratta della
convenzione internazionale più importante mai elaborata in
difesa dei popoli tribali e dei loro diritti.
Qui di seguito riportiamo uno stralcio del testo che ha
accompagnato la richiesta. È di vitale importanza, per il
futuro dei popoli indigeni del pianeta, che tale Convenzione
venga ratificata dal maggior numero di paesi del mondo, Italia
inclusa. Con questo speciale appello ci rivolgiamo a voi
perché ci aiutiate a garantire a tale proposta il maggior
consenso possibile diffondendone la conoscenza e scrivendo alle
autorità politiche, chiedendo loro la sua rapida adozione
(vedi testo lettere in fondo).
Il testo della richiesta:
"Oggi, nel mondo, vivono 300 milioni di indigeni, distribuiti in
più di 60 paesi diversi. Tra questi, 150 milioni di
persone appartengono in senso stretto ai popoli tribali e
comprendono almeno 70 gruppi che non hanno mai avuto contatti con
l'esterno. Questi popoli stanno subendo terribili persecuzioni in
ogni parte del mondo, e le loro voci restano quasi sempre
inascoltate. [...]
La Convezione dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro
(OIL) sui Popoli Indigeni e Tribali stilata nel 1989 (Convenzione
169) è la convenzione internazionale più importante
e completa che esista oggi sui popoli tribali, ed è
generalmente e ampiamente considerata come uno standard di
riferimento per tutte le altre convenzioni, politiche o
legislazioni che possano essere varate in materia.
La Convenzione 169 garantisce non solo i diritti delle singole
persone tribali, ma anche i loro diritti collettivi in quanto
popoli. Di particolare importanza è l'Articolo 14 che
obbliga i governi a riconoscere ai popoli tribali i diritti di
proprietà collettiva sulle terre che occupano
tradizionalmente. I governi sono obbligati a identificare tali
terre e a proteggere tali diritti. I diritti di proprietà
collettiva sono estremamente importanti perché presso
molte società tribali, il concetto di proprietà
individuale della terra è assente e completamente privo di
significato. In effetti, l'assegnazione di titoli di
proprietà individuali è stata spesso usata come
strumento di divisione e disgregazione delle
comunità.
Sono inclusi e tutelati nella Convenzione 169 anche il diritto
dei popoli tribali di prendere decisioni in merito a qualunque
tipo di "sviluppo" che riguardi loro o le loro terre, e l'obbligo
da parte dei governi di consultarli relativamente a misure o
iniziative che interferiscano con loro. La Convenzione garantisce
inoltre "misure speciali" per proteggere "le istituzioni, le
proprietà, il lavoro, le culture e l'ambiente" dei popoli
tribali; riconosce e protegge i loro "valori e le loro pratiche
sociali, culturali, religiose e spirituali", e garantisce il
rispetto dei loro costumi e delle loro leggi.
Per un paese, come l'Italia, che non ha popoli tribali
all'interno dei suoi confini, la ratifica della Convenzione 169
ha ovviamente molte meno implicazioni di quelle che comporta per
una nazione nella quale, invece, vivono i popoli indigeni.
Tuttavia, la sua ratifica costituisce una significativa
espressione di solidarietà verso chiunque, individui o
popoli, veda conculcati i suoi diritti.
Sottoscrivendo la Convenzione, il nostro paese potrà
incoraggiare altri governi ad adeguarsi e rafforzerà il
valore della convenzione stessa come riferimento internazionale
per tutti i governi impegnati nella formulazioni di leggi
nazionali riguardanti i popoli tribali; per le società, le
istituzioni internazionali e ogni altro ente, incluse altre
istituzioni delle Nazioni Unite, chiamate a redigere politiche e
normative in materia.
Tuttavia, le azioni dei governi di paesi come l'Italia possono
anche avere, anzi, hanno, un impatto diretto sui popoli tribali,
non solo in quanto membri di istituzioni internazionali che
interagiscono con essi, come la Banca Mondiale, ma anche
attraverso progetti di cooperazione allo sviluppo o la
partecipazione ai finanziamenti e alle iniziative sostenute
dall'Unione Europea.
Ratificando la convenzione 169, inoltre, il nostro paese
può offrire un modello di comportamento alle
società nazionali, in modo particolare a quelle statali o
co-finanziate dallo stato, operanti in paesi in cui vi sono
popoli tribali; società che potrebbero ricevere contributi
della Banca Mondiale o dall'Unione Europea per stipulare accordi
e contratti in tali nazioni.
Fra poco più di un anno, si concluderà il Decennio
Internazionale dei Popoli Indigeni (1994-2004) dichiarata dalle
Nazioni Unite proprio allo scopo di sensibilizzare l'opinione
pubblica sul tema e incoraggiare istituzioni e governi di ogni
parte del mondo a individuare, adottare e promuovere iniziative
di sostegno e solidarietà verso popoli che, per citare le
parole dell'ONU stesso, sono vittime dei "più silenziosi
olocausti dell'Umanità".
Ratificando la Convenzione 169 in questo momento, il nostro
paese non solo compirebbe un grande quando doveroso atto di
giustizia e civiltà, ma dimostrerebbe anche di aver
recepito le raccomandazioni ONU nel modo più
significativo". [...]
La lettera
Per favore, scrivi una lettera come questa o, meglio ancora,
simile a questa (per personalizzarla basta aggiungere qualche
parola, l'importante è essere brevi e cortesi) a:
Sottosegretario degli Affari Esteri
On. Margherita Boniver
Ministero degli Affari Esteri, Piazzale della Farnesina 1, 00194
Roma
Email: segreteria.boniver@esteri.it,
Fax: 06 36914530
Presidente Commissione Esteri del Senato
Sen. Fiorello Provera
Senato della Repubblica, Piazza Madama 2, 00185 Roma Email: f.provera@senato.it, Fax:
06 6864014
Presidente Commissione Diritti Umani del Senato
Sen. Enrico Pianetta
Senato della Repubblica, Piazza Madama 2, 00185 Roma
Email: e.pianetta@senato.it, Fax:
06 67065029
Signor Presidente,
sono informato del progetto di legge avanzato dal Senatore dei
Verdi Francesco Martone per la ratifica da parte dell'Italia
della convenzione OIL 169 in favore dei diritti umani e
territoriali dei Popoli Indigeni e Tribali.
Come sottolinea anche Survival International, ratificando questa
Convenzione, l'Italia potrebbe aiutare in modo concreto e
immediato i popoli tribali a vivere sulle loro terre secondo lo
stile di vita che loro stessi hanno scelto, e a determinare i
tempi e la direzione del loro sviluppo.
Le violenze, le torture e il genodicio dei popoli indigeni
devono avere finalmente fine. Le chiedo pertanto di fare tutto il
possibile perché la Convenzione 169 sia ratificata al
più presto, prima che si concluda il Decennio
Internazionale dei Popoli Indigeni (1994-2004) dichiarata dalle
Nazioni Unite proprio allo scopo di sensibilizzare l'opinione
pubblica sul tema e incoraggiare istituzioni e governi di ogni
parte del mondo a individuare, adottare e promuovere iniziative
di sostegno e solidarietà verso popoli che, per citare le
parole dell'ONU stesso, sono vittime dei "più silenziosi
olocausti dell'Umanità".
Ratificando la Convenzione 169 in questo momento, il nostro
paese non solo compirebbe un grande quando doveroso atto di
giustizia e civiltà , ma dimostrerebbe anche di aver
recepito le raccomandazioni ONU nel modo più
significativo.
Grazie.
Saluti e firma.