Bolzano, 28 agosto 2007
Recentemente
la Giunta Provinciale ha posto il problema della mancata
applicazione del bilinguismo nelle forze dell'ordine in
Sudtirolo. Il problema certamente esiste, ma ciò non
toglie che la Giunta provinciale violi l'obbligo al trilinguismo
e al rispetto della lingua ladina molto più di quanto i
dipendenti statali manchino nell'applicazione del
bilinguismo.
Da anni la Giunta provinciale sembra ignorare a proposito le
gravi mancanze riguardanti l'uso scritto e orale della lingua
ladina con i cittadini ladini e la toponomastica che anche nelle
vallate ladine spesso è solo bilingue e tralascia proprio
il ladino.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) invita quindi la
Giunta provinciale a risolvere le mancanze in casa propria e a
rispettare appieno gli impegni legislativi: soprattutto nelle
valli ladine devono essere finalmente colmate tutte le lacune
nell'uso della lingua ladina. Solo chi rispetta veramente i
diritti delle minoranze può pretendere altrettanto dagli
altri. Ma la Giunta provinciale, come anche molti mezzi
d'informazione, sembrano troppo spesso dimenticare che i diritti
delle minoranze non valgono solo per la popolazione di lingua
tedesca, ma anche per i cittadini di lingua ladina.