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Cile / Mapuche

Le prigioniere mapuche Juana e Luisa Calfunao rischiano la vita dopo 50 giorni di sciopero della fame

Bolzano, 3 ottobre 2007

Protesta mapuche e marcia pacifica per l'Alameda e Paseo Ahumada a Santiago, 13.5.2006 Dopo oltre 50 giorni di sciopero della fame, la lonko (capo comunità) Juana Calfunao e sua sorella Luisa, richiuse nel carcere femminile di Temuco, presentano seri problemi di salute e in particolare Luisa sta rischiando la vita. Questa è la conclusione della dottoressa Ociele Núñez, che ha visitato le due donne su precisa richiesta dei figli delle detenute. Juana e Luisa Calfunao hanno dovuto essere visitate dal medico in una sala qualsiasi del carcere perché apparentemente non si trovavano le chiavi dell'infermeria. Tra le richieste fatte dalle due prigioniere mapuche figurano il riconoscimento dello status di prigioniero politico per tutti i Mapuche incarcerati per aver difeso il proprio territorio e adeguate garanzie per la tutela fisica e psicologica dei detenuti politici. Le richieste erano state ampiamente discusse più di un mese fa con le autorità regionali, rappresentate dal Segretario regionale del Ministero di Giustizia Christian Dulansky Araya. Allora le autorità si erano ufficialmente impegnate a garantire le richieste avanzate, ma finora nulla è stato fatto.

Oltre a sottolineare l'impegno non mantenuto delle autorità, con questo sciopero della fame le sorelle Calfunao vogliono porre fine all'isolamento che subiscono e per il quale non possono ricevere visite né dai familiari né da persone della propria comunità Juan Paillalef. Dopo essere già state assolte dalle accuse più gravi e avere quindi diritto alla libertà condizionale, Juana e Luisa Calfunao sono state poste in custodia cautelare e sono ora in carcere in attesa di un nuovo processo, la cui data non è però ancora stata fissata. Di fatto Juana e Luisa Calfunao sono in carcere dal 15 novembre 2006.

L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) chiede con urgenza che le autorità competenti rispettino gli impegni presi con le sorelle Calfunao, che abbia immediatamente fine lo stato di isolamento in cui esse versano e che il governo cileno compia finalmente i passi necessari per l'abrogazione della legge antiterrorismo (legge n. 18314), promulgata ancora durante la dittatura di Augusto Pinochet e tuttora regolarmente utilizzata per reprimere le legittime proteste del popolo Mapuche. Anche la presidente cilena Michelle Bachelet, eletta nel 2006, che aveva impostato la propria campagna elettorale sulla promessa di migliorare la situazione dei nativi del Cile, non ha fatto assolutamente nulla per cambiare questa situazione. La famigerata legge anti-terrorismo non è stata ancora abolita e tantomeno sono state riviste le condanne o riesaminati i processi.


Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070524it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070221it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/061012it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060529it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060516it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060509it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060116it.html | www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/mapuche07-it.html | www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/mapuche-it.html | www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/lota2003-it.html | www.gfbv.it/3dossier/pinochet.html

* www: www.selvas.org | www.terremadri.it | www.presospoliticosmapuche.org | www.fidh.org/article.php3?id_article=3289 | www.mapuche-nation.org | www.universidadmapuche.org | www.mapuche.info | www.mapuexpress.net | www.nodo50.org/azkintuwe | www.hrw.org/spanish/informes/2004/chile1004/ | www.koyaktumapuche.net

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