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Bolzano, Göttingen, 6 dicembre 2011
Paesaggio dello Xinjiang, Turkestan orientale. Foto: archivio GfbV.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) si è
appellata a Martin Winterkorn, amministratore delegato della
Volkswagen, chiedendo che l'impresa automobilistica, che intende
aprire un nuovo stabilimento nella regione dello
Xinjiang/Turkestan orientale in Cina, rispetti e sostenga i
diritti degli Uiguri che vivono nello Xinjiang. Da tempo gli
Uiguri lamentano la discriminazione che subiscono sul mercato del
lavoro cinese. La Volkswagen ora ha quindi la possibilità
di praticare una politica delle assunzioni attenta e rispettosa
dei diritti degli Uiguri e di lanciare in questo modo un chiaro
messaggio contro la discriminazione degli Uiguri e la politica
cinese della sinizzazione della regione. Secondo quanto riportato
dal quotidiano "Frankfurter Allgemeinen Zeitung" e da diversi
mezzi di comunicazione cinesi, l'impresa tedesco-cinese "Shanghai
Volkswagen Automotive" intende aprire uno stabilimento per la
produzione di automobili per la classe media a Ürümqi,
capitale dello Xinjiang. La produzione dovrebbe partire nel
2013.
La Volkswagen non deve farsi strumentalizzare dalle
autorità cinesi, ammonisce l'APM, che vorrebbero dare
l'impressione di uno sviluppo economico dello Xinjiang di cui
approfitterebbe tutta la popolazione. La casa automobilistica
deve invece far sì che l'eventuale sviluppo possa
ripercuotersi anche sulla popolazione uigura affinché
possano esser disinnescate le forti tensioni latenti tra la
popolazione uigura e la popolazione di cinesi Han migrati nello
Xinjiang. In seguito ai gravi tumulti del 2009, durante i quali
persero la vita almeno 109 persone, i rapporti tra Uiguri e
cinesi Han sono sempre rimasti molto tesi. Gli Uiguri accusano i
cinesi Han di voler trasformare la popolazione uigura in una
minoranza a casa propria.
Secondo i principi guida per le imprese multinazionali
dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico
(OECD), firmate e accettate dalla Volkswagen, la casa
automobilistica dovrebbe impegnarsi affinché l'apertura
del nuovo stabilimento non comporti conseguenze negative per lo
stato dei diritti umani. L'articolo 4 dei principi guida infatti
recita che le imprese devono evitare le violazioni dei diritti
umani nel perseguire i loro affari. L'APM ha più volte
fatto notare la discriminazione esistente per gli Uiguri sul
mercato del lavoro, tant'è che la disoccupazione tra la
popolazione uigura residente nelle città supera il 50%. I
datori di lavoro cinesi giustificano questa percentuale
sostenendo una presunta mancanza di qualificazione professionale
tra la popolazione uigura, ma la disoccupazione resta alta -
attorno al 30% - anche tra i laureati appartenenti alla
popolazione uigura. Secondo una direttiva del 22 marzo 2004 gli
Uiguri possono essere assunti nei posti di lavoro pubblici solo
se sono membri del partito comunista cinese, se prendono
pubblicamente le distanze da ogni impegno a favore del rispetto
dei diritti degli Uiguri e se all'interno delle loro famiglie non
c'è nessuno che si impegna in modo diretto per i diritti
degli Uiguri.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110916it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110801it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110314it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110204it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110118it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2010/101217it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100722it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100705it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100122it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/charta08-tb-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/uigur-isa-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/uiguri1.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/uiguri.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/uig-kadeer.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/mongol/mongol.html
in www: http://it.wikipedia.org/wiki/Xinjiang
| www.hrichina.org |
www.uyghurcongress.org |
www.uhrp.org