Bolzano, 5 ottobre 2007
È con stupore che
l'Associazione per i popoli minacciati (APM) prende nota che
l'Università di Siena, il 17 Ottobre prossimo
conferirà una laurea ad honorem alle presidentessa cilena
Michelle Bachelet. Anche il Ministro dell'Università e
della Ricerca ha già dato la sua approvazione ufficiale.
Michelle Bachelet, secondo l'Università di Siena,
sarà insignita della laurea honoris causa in Medicina e
Chirurgia, tra l'altro, per il suo impegno politico in difesa
della democrazia e dei diritti umani.
L'APM rende noto che la Bachelet, dall'inizio della sua
presidenza nel 2006 ad oggi, non ha mantenuto molte delle
promesse elettorali fatte. Prima che fosse eletta come prima
donna presidentessa del Cile, la Bachelet ha impostato la sua
campagna elettorale sul fatto di essere stata lei stessa vittima
della dittatura Pinochet e che, proprio per questo motivo, si
sarebbe impegnata, una volta eletta, per la tutela dei diritti
umani.
Gli indiani Mapuche, che rappresentano la popolazione indigena
cilena più numerosa, continuano a combattere contro la
repressione da parte dello stato. Una così detta legge
anti-terrorismo, relitto dell'era Pinochet, è ancora oggi
utilizzata dallo stato per perseguire gli attivisti per i diritti
indigeni: gli attivisti che con i mezzi della disubbidienza
civile combattono per i loro diritti territoriali, con questa
legge diventano terroristi e vengono così condannati a
pene di reclusione spropositate.
Già più volte l'APM ha reso nota la situazione in
cui versano alcuni prigionieri politici, che da ormai 10 anni
sono rinchiusi in carceri cileni per avere partecipato ad
occupazioni di terra, nel corso delle quali è stato dato
fuoco anche ad un veicolo agricolo. L'APM chiede alla
presidentessa cilena di intraprendere finalmente passi concreti
verso l'abolizione della legge anti-terrorismo e un effettivo
impegno a favore di tutti i popoli indigeni del Cile.