Bolzano, 18 gennaio 2008
Unità speciali della Polizia a Temucuicui, nov. 2005.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) è
particolarmente preoccupata per le notizie che giungono da
organizzazioni Mapuche in Europa, secondo cui il 24 agosto
scorso, nelle prime ore del mattino, un'unità speciale di
300 uomini della polizia cilena sarebbe letteralmente piombata
sulla comunità di Mapuche di Temucuicui nella IX regione
del Cile. Donne, uomini, bambini e anziani sarebbero stati
trascinati in strada. L'unità speciale sarebbe arrivata
con cinque autobus, un veicolo speciale di intervento e un
furgone e avrebbe dato l'assalto alle case sparando proiettili di
gomma e con in mano pistole a gas. Durante l'offensiva, portata a
termine senza peraltro mostrare agli abitanti alcun mandato di
perquisizione o altro documento che avesse potuto giustificare
l'azione, sono state distrutte innumerevoli porte e finestre
delle case.
La polizia avrebbe inoltre lanciato gas lacrimogeno nelle case
causando il ferimento di una decina di bambini, tra cui un
neonato di soli 9 giorni. Tre uomini e una donna sarebbero stati
gravemente feriti dalle pallottole di gomma. Sembra che la razzia
avesse come scopo l'individuazione di Jaime Huenchullán.
Il giovane Mapuche è accusato di aver appiccato incendi
terroristici nel 2006 ed è già stato arrestato
più volte. Nonostante l'accusa non possa presentare prove
certe, Huenchullán è stato a lungo in detenzione
preventiva e al suo rilascio è entrato in
clandestinità poiché, come ha egli stesso
dichiarato, non si fida più del sistema legale cileno e
non crede che gli sarà garantito un processo giusto.
L'unità speciale della polizia ha perquisito le case alla
ricerca di armi e ha interrogato gli abitanti sul luogo in cui
terrebbero nascosti diversi Mapuche in clandestinità.
Fonte: http://it.mapuches.org/info/temucuicui080824.html