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Bolzano, Göttingen, 28 ottobre 2013
Alle minoranze non arabe come i Tuareg bisogna garantire un'adeguata partecipazione alla vita politica in Libia. Foto: CC BY-NC-SA minina007 (flickr.com).
Il fine settimana del 26 e 27 ottobre, un gruppo di persone,
appartenenti alla popolazione dei Masiri (Berberi) ha occupato
l'area del gasdotto di Mellitah. Secondo le informazioni giunte
all'Associazione per i Popoli Minacciati (APM), i Masiri
protestano in questo modo contro la forte discriminazione ed
emarginazione delle minoranze etniche della Libia. Nel paese
nordafricano le tensioni etniche sono in continuo aumento.
Berberi, Toubou, Tuareg e i rappresentanti della popolazione nera
cacciata da Tawergha hanno chiamato al boicottaggio delle
elezioni per l'Assemblea Costituente, nella quale si sentono
sottorappresentati.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha lanciato un
appello al Congresso Nazionale della Libia affinché
conceda maggiore rappresentanza nell'Assemblea Costituente alle
minoranze del paese e garantisca in tal modo la tutela degli
interessi delle popolazioni non-arabe del paese. Il Congresso
Nazionale libico intende discutere la questione e possibilmente
trovare una soluzione il prossimo 29 ottobre. Finora il governo
è disposto a concedere due seggi a testa su un totale di
60 seggi ai gruppi etnici dei Berberi, dei Toubou e dei Tuareg.
Lo scorso 26 ottobre i Masiri hanno occupato il complesso del
gasdotto di Mellitah, gestito dall'ENI. Attualmente i
manifestanti non hanno interrotto la produzione, ma si riservano
di cambiare decisione dopo martedì 29 ottobre.
Le 35.000 persone di origine africana cacciate e messe in fuga
dalla città di Tawergha hanno aderito alla protesta delle
popolazioni non-arabe della Libia. Sono profondamente deluse del
mancato appoggio delle autorità nell'attuare il loro
ritorno a Tawergha. A luglio infatti era previsto uno
spettacolare rimpatrio in massa a Tawergha a cui i profughi hanno
però rinunciato in seguito agli appelli delle
autorità. Agli appelli delle autorità non sono
seguite alcune attività o azioni che favorissero un pronto
rientro dei Tawergha che ora sono stanchi di aspettare una
soluzione da parte delle autorità e hanno quindi aderito
alle proteste di Tuareg, Toubou e Masiri.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2013/130814it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2013/130603it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2013/130131it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2012/121219it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120424it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120217it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110907it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110308it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110307it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110301it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110228it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110224it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110223it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110222it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110221it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110217it.html
| www.gfbv.it/3dossier/me/libyen1-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/africa/tuareg1-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/masiri/masiri.html
in www: http://it.wikipedia.org/wiki/Tebu
| http://it.wikipedia.org/wiki/Berberi
| http://it.wikipedia.org/wiki/Libia
| www.makabylie.org