In: Home > News > Uiguri minacciati di espulsione verso la Cina. APM chiede all'Alto Commissario dell'ONU di impegnarsi per i profughi uiguri perseguitati
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Bolzano, Göttingen, 24 novembre 2016
Appello all'Alto Commissario per i Rifugiati dell'ONU Filippo Grandi per l'accoglienza di tre profughi uiguri fuggiti dalla Cina. Foto: Kim Haughton via UN Photo.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) si è
rivolta all'Alto Commissario per i Rifugiati dell'ONU Filippo
Grandi affinché si adoperi con il Primo ministro indiano
Narendra Modi per l'accoglienza e la tutela di tre profughi
uiguri fuggiti dalla Cina. Arrestati nel giugno 2013 nelle
montagne del Kashmir, i tre Uiguri sono stati accusati di essere
entrati illegalmente nel paese e di spionaggio e sono stati
condannati a 18 mesi di carcere. La maggior parte degli Uiguri
non riesce a ottenere il passaporto dalle autorità cinesi
per cui non hanno alcuna possibilità di entrare legalmente
in un altro paese. Dopo aver scontato la loro pena Abdul Khaliq,
Abdul Salam e Adil hanno trascorso altri due anni in carcere
sulla base della discussa legge sulla sicurezza indiana (Public
Safety Act). Nel maggio 2016 il Ministero degli interni indiano
ha ordinato la loro espulsione verso la Cina senza peraltro
aspettare che fosse valutata la loro richiesta di asilo inoltrata
presso il tribunale dello stato indiano di Jammu e Kashmir.
L'APM chiede che i tre profughi vengano accolti per motivi
umanitari. La situazione di molti profughi uiguri è
drammatica, soprattutto in Asia. Per motivi politici ed economici
molti paesi asiatici rifiutano l'asilo politico agli Uiguri
oppure hanno iniziato ad espellere i profughi già presenti
sul loro territorio. La Tailandia per esempio, ha annunciato
l'espulsione di 70 profughi uiguri. Tornati in Cina i profughi
uiguri sono in pericolo di vita.
Per l'APM è scandaloso che nonostante le massicce
persecuzioni in atto in Cina contro gli Uiguri i profughi vengano
espulsi e rimandati a casa. Nel giugno 2015 la Tailandia ha
rimpatriato 109 Uiguri in Cina. Molti di questi sono stati
arrestati all'arrivo, diversi sono stati torturati in carcere e
costretti a "confessare" davanti a delle telecamere e qualcuno
è stato condannato a morte.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2014/140923it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2014/140916it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2014/140526it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2014/140302it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2014/140226it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2014/140215it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/charta08-tb-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/uigur-isa-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/uiguri1.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/uiguri.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/uig-kadeer.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/mongol/mongol.html
in www: http://it.wikipedia.org/wiki/Xinjiang
| www.hrichina.org |
www.uyghurcongress.org |
www.uhrp.org