Bolzano, Göttingen, 2 settembre 2008
Una protesta dell'Associazione per i popoli minacciati. Foto: GfbV.
In occasione delle prossime Paralimpiadi che avranno inizio in
Cina il prossimo 6 settembre, l'Associazione per i Popoli
Minacciati (APM) vuole porre l'attenzione sul numero crescente di
disabili in Cina, che in parte va ricondotto all'uso della
tortura nelle carceri cinesi. Oltre agli incidenti sul lavoro,
gli abusi fatti nelle carceri e nei campi di lavoro cinesi sono
una delle cause per la costante crescita del numero dei disabili
fisici in Cina. Particolarmente esposti a questo pericolo sono i
membri del movimento religioso Falun Gong che ormai costituiscono
buona parte dei prigionieri politici in Cina. Nonostante il 4
ottobre 1988 la Repubblica Popolare Cinese abbia ratificato la
Convenzione contro la Tortura, l'uso della violenza è
tuttora una pratica quotidiana nelle prigioni cinesi.
In vista delle Paralimpiadi, il governo cinese ha notevolmente
aumentato l'impegno per creare migliori condizioni di vita per le
persone disabili. Le nuove proposte di legge in tal senso sono
certamente un passo verso il riconoscimento dei diritti delle
persone disabili, troppo spesso disattesi anche da parte della
società cinese in generale. Ciò nondimeno le
autorità cinesi sono lontane dal porre fine all'uso
sistematico della tortura che ogni anno provoca indicibile dolore
per migliaia di famiglie cinesi. Tutti gli adepti di Falun Gong
imprigionati hanno testimoniato dopo essere stati rilasciati di
aver subito torture e abusi sistematici che causano ogni anni
centinaia di nuovi casi di disabili fisici.
Sun Pinghua di Yueyang City (provincia di Hunan), per esempio,
è stato arrestato il 18 marzo 2008. Dopo aver subito
pesanti torture da parte della polizia ha completamente perso
l'uso del braccio destro che probabilmente dovrà essere
amputato. Li Zhengling del distretto di Gulin (provincia di
Sichuan) è stato arrestato il 28 dicembre 2004. Già
nel gennaio2005 la sua famiglia è stata informata dalle
autorità del suo stato di salute critico. Quando
nell'autunno 2007 la famiglia ha finalmente potuto andare a
trovare Li Zhengling in carcere, egli aveva perso la vista in
seguito alle torture subite e il suo volto era deformato. Per
settimane era stato picchiato in testa, pieno di gonfiori e
coperto di ferite. Le autorità avevano ricusato la
possibilità della sua liberazione perché Li
Zhengling non aveva voluto rinnegare Falun Gong. Dal suo arresto
il 18 marzo 2007 Zhang Shuzhen del distretto di Zhoulou
(provincia di Hebei) è paralizzata in tutto il corpo e
incontinente. E' stata picchiata per ore dalla polizia e infine
le è stata fatta un'iniezione che le ha causato la
paralisi.
Mentre la tortura viene usata con Tibetani e Uiguri per
estorcere loro false confessioni, per i membri di Falun Gong la
tortura deve servire a far loro rinnegare il movimento religioso.
Alle torture partecipano anche altri carcerati a cui vengono
promesse riduzioni di pene per la loro partecipazione.