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Bolzano, Göttingen, 12 novembre 2013
Alle minoranze non arabe come i Tuareg bisogna garantire un'adeguata partecipazione alla vita politica in Libia. Foto: CC BY-NC-SA minina007 (flickr.com).
A due anni dalla caduta di Muammar Gheddafi si aggrava sempre
più la crisi di governo in Libia. Dopo gli scontri armati
durante la notte dello scorso 7 novembre nella capitale Tripoli
tra milizie contrapposte, lunedì 11 novembre anche i
manifestanti Masiri (Berberi) sono passati all'azione e hanno
bloccato l'oleodotto che trasporta petrolio e gas verso l'Italia.
L'interruzione prolungata delle esportazioni di gas e petrolio
potrebbe mettere in serio pericolo il governo di transizione che
per evitare la bancarotta del paese dipende completamente dalle
esportazioni di idrocarburi.
La popolazione dei Berberi aumenta così la pressione su
governo e politici dopo il mancato accordo del Congresso
nazionale del popolo (l'organo legislativo libico) dello scorso
10 novembre su una maggiore considerazione delle minoranze
non-arabe nella vita quotidiana. Berberi, Tuareg e Toubou hanno
chiesto il riconoscimento ufficiale delle loro lingue accanto
all'arabo e la presenza di un numero maggiore di rappresentanti
delle minoranze nell'Assemblea Costituente. I maggiori gruppi
minoritari in Libia sono i Masiri (Berberi), i Tuareg e i Toubou
che insieme costituiscono circa il 10% della popolazione.
I Masiri avevano occupato il terminal petrolifero di Mellitah
già verso fine ottobre. Attualmente i manifestanti Masiri
bloccano il gasdotto Greenstream attraverso il quale arriva in
Italia circa il 12% delle importazioni di gas italiane. La
situazione è resa ulteriormente difficile dalle proteste
autonomiste nelle regioni orientali della Libia dove il fine
settimana del 9/10 novembre un gruppo di autonomisti ha fondato
una propria impresa petrolifera.
Secondo la ministra degli esteri Emma Bonino, la situazione in
Libia rischia di andare completamente fuori controllo, mentre
l'Associazione per i popoli Minacciati (APM) è stupita di
constatare quanta poca importanza i ministri degli esteri dell'UE
sembrano dare alla drammatica crisi in Libia.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2013/131028it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2013/130814it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2013/130603it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2013/130131it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2012/121219it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120424it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120217it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110907it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110308it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110307it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110301it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110228it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110224it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110223it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110222it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110221it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110217it.html
| www.gfbv.it/3dossier/me/libyen1-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/africa/tuareg1-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/masiri/masiri.html
in www: http://it.wikipedia.org/wiki/Tebu
| http://it.wikipedia.org/wiki/Berberi
| http://it.wikipedia.org/wiki/Libia
| www.makabylie.org